Cari italiani, ecco la lezione tedesca per essere più competitivi A dividere Italia e Germania non c’è soltanto il famigerato spread tra i rendimenti dei titoli di stato. O meglio, quest’ultimo sembra idealmente stare a indicare la misura anche di un altro differenziale, quello di competitività tra economia italiana ed economia tedesca. Il governo lo ripete ormai da qualche settimana, al punto che Mario Monti aveva dato appuntamento alle parti sociali per il 18 ottobre scorso. Giovanni Boggero 25 OTT 2012
L'Spd all’assalto di Merkel con il leader più merkeliano che ha Steinbrück è il socialdemocratico che punta a guidare la Germania, inventore del pareggio di bilancio in Costituzione Giovanni Boggero 30 SET 2012
Primi segnali di un montante partito euroscettico in Germania La Germania è l’unico paese dell’Unione europea che manca di una formazione politica dichiaratamente euroscettica. Ma ogni partito tedesco ha infatti in seno la serpe dello scetticismo nei confronti di Bruxelles. Infatti neanche ai tempi dell’abbandono del marco il fronte della critica alla moneta unica era così vasto e trasversale come oggi. Però nel 2012 il fronte degli euroscettici o, per dirla più prosaicamente, degli eurocritici, non ingloba soltanto vecchi esponenti del mondo accademico ma anche quotidiani e settimanali dell’élite conservatrice. Giovanni Boggero 26 AGO 2012
Il sonno della Bce e del Fondo salva stati genera mostri C’è un montiano a Berlino Quarantasei anni tra pochi giorni, direttore del Walter Eucken Institut di Friburgo, l’istituto dedicato a uno dei padri dell’ordoliberalismo tedesco, dal marzo 2011 il professor Lars Feld siede anche nel consiglio degli esperti economici dell’esecutivo, il Sachverständigenrat, la cui missione è sancita dalla Costituzione tedesca. Nominato su suggerimento dell’allora ministro dell’Economia, il liberale Rainer Brüderle, Feld non è certo tra i sostenitori più sfegatati di alchimie finanziarie per paracadutare gli stati membri in difficoltà. Giovanni Boggero 01 AGO 2012
Fiduciosa Spd "Merkel si tenga da conto Monti". Parla il vicepresidente del Bundestag Ieri, nel giorno in cui il presidente del Consiglio, Mario Monti, incontrava a Roma la cancelliera tedesca, Angela Merkel, i socialdemocratici tedeschi oscillavano ancora tra la posizione di chi, come l’ex commissario europeo all’Industria Günter Verheugen, accusa Merkel di essersi fatta raggirare dal premier italiano nel corso dell’ultimo Consiglio europeo e quella di chi, come il sessantanovenne ex presidente del Parlamento tedesco e colonna storica dell’Spd, Wolfgang Thierse, apprezza il fatto che Monti sia riuscito a strappare un accordo di massima sul cosiddetto “scudo anti spread”. Giovanni Boggero 05 LUG 2012
Socialismo realista Nel Partito socialista europeo (Pse) si lavora da settimane alla redazione di una dichiarazione comune dei progressisti sulle politiche anticrisi. L’ultima bozza del testo, che il Foglio ha potuto leggere, contiene sì un piano per rilanciare domanda aggregata e investimenti nell’Ue, ma dai toni ben poco anti Merkel (come invece qualcuno si poteva aspettare). La dichiarazione, intitolata “Un patto per la crescita e i posti di lavoro in Europa”, dovrebbe essere presentata in concomitanza con il Consiglio Ue del 28 e 29 giugno prossimi. Giovanni Boggero 26 GIU 2012
Unione inabissata La sfida finale di Obama all’Europa ancora troppo legata al Merkel-pensiero “Facciamo il possibile per crescere ora, la stabilizzazione dei conti è un piano più di lungo termine”. Il messaggio inviato ieri da Barack Obama all’Europa – l’ennesimo in quest’ultima settimana – non poteva essere più distante di così dalle tesi della cancelliera tedesca Angela Merkel, secondo la quale è soltanto sul rigore di bilancio (da attuare oggi) che si potrà fondare la ripresa. Washington è attenta a “non rimproverare l’Ue” – ha detto Obama – ma resta il fatto che l’aggravamento attuale della crisi “è una cosa che riguarda gli Stati Uniti, perché l’Europa è il nostro maggior partner commerciale”. Giovanni Boggero 08 GIU 2012
E se a uscire dall’euro fosse Berlino? E se la Germania lasciasse l’Eurozona? Finora l’idea è sembrata a tutti una provocazione. Eppure di fronte all’impopolarità dell’austerity e al rischio di un contagio in caso di uscita della Grecia dall’euro, ora anche l’establishment politico ed economico comincia a rifletterci. Mercoledì, dalle colonne della rivista Foreign Policy, è stato Clyde Prestowitz, presidente dell’Economic Strategy Institute ed ex segretario al Commercio nell’Amministrazione Reagan, a sostenere la tesi dell’abbandono dell’euro da parte della Repubblica federale. Giovanni Boggero 21 MAG 2012